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La sede del Museo

Il Museo Civico Archeologico e della Via Flaminia di Cagli è situato nel cuore della città, a pochi passi dal Torrione Martiniano e dal Teatro Comunale, uno dei teatri più belli e meglio conservati delle Marche. Il museo è ospitato all’interno del Palazzo Pubblico, attuale sede dell’amministrazione comunale, che comprende due distinti edifici: Palazzo Maggiore (o Palazzo Grande), sede storica della Magistratura cittadina, e Palazzo del Podestà, adiacente alla Chiesa di San Giuseppe.

Costruiti nel 1289 in una posizione centrale nel nuovo tessuto urbano, i palazzi mostrano probabilmente l’influenza delle maestranze eugubine coinvolte nei lavori di ricostruzione. Si ipotizza che l’aspetto medievale del palazzo sia stato influenzato dalle soluzioni architettoniche adottate nella costruzione del vicino Palazzo dei Consoli di Gubbio. Nel 1476, la comunità cagliese donò il palazzo pubblico al Duca di Urbino, Federico da Montefeltro, evento che portò a numerosi cambiamenti nell’aspetto dell’edificio. Si presume che Francesco di Giorgio Martini, all’epoca al servizio dei Montefeltro, abbia contribuito a queste modifiche, dato che fu coinvolto anche nel progetto della maestosa Rocca con annesso Torrione a Cagli. Ad eccezione del breve periodo di reggenza dei Medici, il palazzo rimase di proprietà ducale fino alla devoluzione allo Stato della Chiesa nel 1631.

Il Palazzo del Podestà era luogo deputato a far rispettare la giustizia, dove si svolgevano attività pubbliche e mercantili, come testimoniano le logge visibili sul lato affacciato su via Alessandri. Attualmente, questo palazzo ospita il Museo Archeologico della Via Flaminia di Cagli, accessibile dal cortile ora denominato del Cosmo, al cui centro è esposta la scultura “Ordine Cosmico” di Eliseo Mattiacci. Anticamente, una via cittadina separava il Palazzo della Magistratura da quello del Podestà, ma fu chiusa per collegare i due edifici ai piani superiori. Dal cortile, è possibile accedere, tramite due rampe di scale voltate, agli ambienti che un tempo erano adibiti a prigioni.

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